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THIN PREP – L’EVOLUZIONE DEL PAP TEST

IL PAP TEST IN FASE LIQUIDA (THIN PREP) CON LA RICERCA DEI GENOTIPI AD ALTO RISCHIO DEL PAPILLOMA VIRUS (HPV)

Thin Prep

Il PAP TEST IN FASE LIQUIDA (THIN PREP) associato alla contemporanea esecuzione della ricerca dei genotipi ad alto rischio dell’HPV, è un esame diagnostico integrato che, con un unico prelievo, eseguito dal ginecologo in modo semplice ed indolore, somma i vantaggi del pap test in fase liquida (thin prep) con la specificità del test HPV che ricerca i genotipi ad alto rischio.

I genotipi rilevati sono 16, 18,31,33,35,39,45,51,52,56,58,59,66,68

I due test integrati rappresentano la più ampia garanzia possibile:

l’HPV DNA, individua l’infezione in corso e il Pap test in fase liquida individua le eventuali lesioni cellulari dovute alla presenza del virus.

Il virus del Papilloma (HPV), di cui la maggior parte delle persone ne è portatore inconsapevole, è un virus molto diffuso nella popolazione che si tramette per via sessuale , anche non necessariamente con un rapporto sessuale completo.

Non esiste ancora una terapia specifica per curare questa infezione pertanto è di fondamentale importanza identificare precocemente le alterazioni cellulari indotte dal virus che sono evidenziate dal pap test.

Il virus HPV comprende un gran numero di genotipi (oltre 200) che si dividono in alto e basso rischio.

I genotipi ad alto rischio sono causa dell’insorgenza del tumore della cervice uterina ma anche del cancro dell’ano-retto, della vagina, della vulva, del pene e dell’oro-faringe.

L’infezione persistente determina prima l’insorgenza delle lesioni precancerose e successivamente la formazione del carcinoma.

In Italia i nuovi casi di carcinoma dell’utero sono circa 3500 (9,8 nuovi casi ogni 100.000 donne) con 1800 decessi l’anno. In crescita anche il numero del carcinoma dell’ano-retto sia negli uomini che nelle donne così come anche il carcinoma laringeo HPV correlato.

In circa il 50% dei casi l’infezione da HPV regredisce spontaneamente nell’arco di un anno e nell’ 80% dei casi in due anni.

Da quanto esposto si evince come la diagnosi precoce sia di fondamentale importanza per la corretta gestione di questa patologia.

Recentemente è stato messo a punto un vaccino il Gardasil 9 che protegge verso i principali genotipi dell’HPV ( 6, 11, 16, 18, 31, 33, 45, 52, 58 ).

Tale vaccinazione è utile sia per proteggersi dalla condilomatosi florida che si presenta con lesioni vegetanti sui genitali esterni ( dette volgarmente “creste di gallo”) ed è correlata con i genotipi 6 e 11, così come per il cancro della cervice uterina, dell’ano-retto e dell’oro- faringe correlato con i restanti genotipi.

Il vaccino si somministra per iniezione intramuscolare nel muscolo della spalla (deltoide) e si eseguono tre somministrazioni:

  • La prima al tempo 0
  • La seconda dopo 2 mesi dalla prima
  • La terza dopo 6 mesi dalla prima

Si consiglia il vaccino dai 9 – 10 anni nelle bambine e dai 12 anni nei bambini.

Considerata la fascia d’età alla quale è consigliato il vaccino, i suoi effetti sulla riduzione della mortalità per carcinoma HPV correlati si vedranno soltanto tra diversi decenni.

Nell’attesa l’unica arma di cui disponiamo è quindi la prevenzione.