TAC
Cosa è la TAC?
La TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) è una metodica di diagnostica per immagini che sfrutta le radiazioni. Utilizzata fin dall’inizio degli anni 70, soprattutto come TAC cerebrale (per questa invenzione Hounsfield* ottenne il premio Nobel), è in grado di rappresentare il corpo umano in sezioni (tomografia) secondo piani assiali, cioè con tagli trasversali dalla testa ai piedi.
Come si effettua?
Il tubo radiogeno, l’elemento che emette i raggi X, ruota attorno al paziente, che sta sdraiato su un lettino che si muove orizzontalmente (TAC spirale). Si acquisisce quindi l’immagine di volumi cospicui in tempi brevissimi (per il torace o per l’addome può durare poco più 10 secondi). Può essere eseguita con l’introduzione (mediante iniezione endovenosa) di un mezzo di contrasto che consente una visualizzazione migliore di tessuti molto vascolarizzati (ad esempio, nella diagnosi dei tumori).
Perché si effettua?
È una metodica di secondo livello generalmente indicata dopo l’esecuzione di esami radiografici o ecografici o in seguito a visite specialistiche. Oltre ai campi tradizionali di impiego (neurologico, scheletrico, traumatologico, toracico, addominale, oncologico, ginecologico, vascolare), è indicata anche per lo studio dell’apparato urinario (Uro TAC), del grosso intestino (Colon TAC virtuale), delle arterie coronarie (Cardio TAC). È, infine, molto utilizzata anche nell’urgenza in seguito ad emorragie ed ischemie cerebrali, aneurismi toracici e addominali, embolie polmonari, traumi di vario genere.
* La metodica circolare alla base della TAC fu ideata e realizzata dall’ingegnere inglese Godfrey Hounsfield e dal fisico sudafricano Allan Cormack, che vinsero il premio Nobel per la medicina nel 1979 per “the development of computer assisted tomography”. Il primo tomografo computerizzato consentiva esclusivamente lo studio delle strutture del cranio e fu installato all’Atkinson Morley Hospital di Londra nel 1971. Nel 1974 furono create le prime apparecchiature per lo studio del torace e dell’addome.
Fino ai primi anni settanta la TC era impiegata esclusivamente per la ricerca e lo studio delle patologie cerebrali. Era opinione comune e fortemente radicata che l’innovativa tecnica non potesse in alcun modo travalicare questo ambito. Fu un radiologo americano di origine italiana, il professor Ralph Alfidi, ad avere l’intuizione che tale metodica poteva essere estesa all’intero corpo.
Alfidi, allora direttore dell’Istituto di Radiologia dell’Università di Cleveland, già noto per i suoi studi sull’angiografia, era convinto che il principio della tomografia computerizzata fosse destinato ad avere una ben più ampia utilizzazione. Circondato da un’atmosfera di scetticismo, Alfidi, con l’appoggio di un Hounsfield inizialmente titubante, ma via via sempre più convinto della validità di questa idea, iniziò un lungo periodo di ricerche. Gli esperimenti vennero attuati utilizzando macchinari realizzati nel 1972 dalla Technicare e culminarono nel 1975 con l’effettuazione della prima TAC “ufficiale” dell’addome. Allo storico evento erano presenti pochi colleghi, fra i quali l’italiano Giovanni Simonetti che in passato era stato allievo di Alfidi (attualmente è direttore dell’Istituto di Radiologia dell’Università di Tor Vergata di Roma).