A cura di Maria Giuditta Valorani – PhD, Research Associate, Queen Mary University of London – UK
https://www.sanit.org/allarme-obesita-in-italia-il-gotha-nazionale-del-bisturi-a-consulto/
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito “l’obesità come il maggior problema sanitario cronico a livello globale nella popolazione adulta, potenzialmente più grave della malnutrizione.
Inoltre, nella popolazione pediatrica mondiale al di sotto dei 5 anni nel 2013, ben 4,9 milioni di bambini sono risultati sovrappeso o obesi”.
In questo contesto la “Obesity Unit” del Policlinico Tor Vergata di Roma, ha promosso e coordinato la quarta edizione del “Live Surgery Workshop in Chirurgia Bariatrica (o chirurgia dell’obesità) e Laparoscopica”, durante il quale infatti, è stato comunicato che il grasso in eccesso è uno dei più diffusi problemi di salute.
In Italia questo problema riguarda oltre 16 milioni di persone in sovrappeso e sei milioni di obesi.
A fronte di questi numeri, i pazienti che fanno ricorso al bisturi in Italia sono circa 15.000 l’anno, e tutti concentrati nelle regioni del Nord.
Questi numeri sono comunque molto più bassi rispetto al resto d’Europa dove il sovrappeso è ritenuto responsabile di circa l’80% dei casi di diabete di tipo 2, del 55% dei casi di ipertensione arteriosa e del 35% dei casi di cardiopatie ischemiche.
Tutto questo si traduce ogni anno in almeno 1 milione di morti e 12 milioni di persone gravemente malate.
A cambiare la storia della malattia è stato l’utilizzo delle tecniche chirurgiche laparoscopiche e mini-invasive, che hanno reso possibile una vera e propria rivoluzione bariatrica, diventata negli anni sempre più sicura.
Il ricorso al bisturi nella lotta all’obesità resta però ancora limitato in Italia a circa 15.000 pazienti ogni anno, che sono circa lo stesso numero di interventi annui che si fanno nella molto meno popolosa Olanda, e molto lontani dalle 60 mila operazioni all’anno raggiunte dalla Francia o dalle 300 mila degli Stati Uniti.
Infine, spiega il prof. Paolo Gentileschi, Responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Bariatrica, del Policlinico di Tor Vergata di Roma, “si registra una impressionante divisione geografica, che vede un schiacciante primato degli interventi nelle Regioni del Nord dell’Italia, un incremento considerevole al Centro, e uno scarso ricorso alla cura chirurgica nel Meridione”.