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Diabete di tipo 2, aiuto con dieta a base di minestre e frullati

a cura di Maria Giuditta Valorani – PhD, Research Associate, Queen Mary University of London – UK


Diabete di tipo 2

Una sperimentazione fatta a Newcastle e Glasgow, i cui dettagli sono descritti sulla rivista internazionale Lancet Medical Journal consiglia, per pazienti affetti da diabete di tipo 2, una dieta drastica, solo liquida, fatta di minestre e frullati a basso contenuto calorico, per un periodo della durata fino a 5 mesi con la quale si dovrebbe riuscire a perdere almeno 15 chili.

Questa dieta è stata seguita con successo da quasi la metà dei 298 volontari che hanno partecipato allo studio sperimentale.

Grazie alla dieta infatti i partecipanti hanno perso molti chili. Ogni giorno dovevano consumare quattro pasti liquidi: si trattava di bustine di polvere da sciogliere in acqua, per fare una minestra o un frullato, con un contenuto di 200 calorie ciascuna e la giusta composizione di nutrienti.

Una volta perso peso, i dietisti hanno poi aiutato i pazienti a reintrodurre cibi solidi e salutari. In base ai dati pubblicati il 46% dei pazienti che ha iniziato la sperimentazione è guarito un anno dopo, l’86% che aveva perso 15 chili o di più ha visto scomparire il diabete di tipo 2 e solo il 4% è guarito con le terapie ora in uso.

Non si tratta però di una cura definitiva, avvertono i medici: se si riprende peso infatti, il diabete ritorna.

La dieta per il diabete di tipo 2

E proprio al tipo di dieta bisogna stare attenti, secondo il prof. Giorgio Sesti, presidente della Società italiana di diabetologia (SID). “Una dieta così drastica, al di sotto delle 900 calorie, non funziona con tutti e c’è il rischio di riprendere i chili persi più facilmente.

È quello che noi chiamiamo effetto rimbalzo.

Per questo la nostra raccomandazione è di procedere gradualmente, perdendo il 5-10% del proprio peso in un anno, perchè così è più difficile riprenderlo”.

Ovviamente, la perdita di così tanti chili, aggiunge il prof. Sesti, “va fatta sotto controllo medico, combinando anche l’attività fisica”.

È bene inoltre che non si tratti di una dieta solo liquida, ma mista e fatta con una buona dose di fibre, frutta, verdura e legumi, “in modo da mantenere in attività l’intestino ed evitare problemi che si potrebbero avere con una dieta solo liquida, come stitichezza, colon irritabile e diverticoli”.